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lunedì 22 luglio 2013

IL GOVERNO VUOLE ELIMINARE IL CONTANTE


Un lettore del nostro blog ci segnala il seguente articolo:

Fisco: pronto a ‘proibire’ contante per decreto
La scusa è l’evasione, quella spicciola ovviamente che è l’ultima linea di difesa dei cittadini tartassati, da uno Stato corrotto che utilizza i loro risparmi per costruire campi nomadi, mantenere i clandestini e i parassiti in Parlamento. Non certo l’elusione legale di Google e C.
Così il governo ha pronto un decreto per obbligare al pagamento con carte di credito. Il pagamento in contanti verrebbe ‘sconsigliato’.
Il provvedimento potrebbe essere licenziato prima dell’estate tramite un decreto congiunto del ministero dell’Economia e del ministero dello Sviuppo economico. Senza permesso da parte del Parlamento.

Pubblicato il 21/07/2013 dal sito Voxnews (Link: http://voxnews.info/2013/07/21/fisco-pronto-a-proibire-contante-per-decreto/)

Ci siamo attivati per reperire maggiori informazioni in merito:

Come avrebbe ottenuto l'indiscrezione Voxnews non è dato sapere: l'articolo infatti non fa alcun riferimento a nessuna 'fonte'.

Effettuando una ricerca su Google, l'unico articolo che salta fuori cercando  "proibire pagamenti contanti" e "proibire pagamenti contanti decreto" (escludendo quelli vecchi, risalenti alla riduzione della soglia per i pagamenti contanti varata dal governo Monti) è quello riportato sopra da Voxnews, che non indica nessuna "fonte".

Abbiamo interpellato tutti i nostri collaboratori, anche esterni, i quali seguono attentamente lo scenario politico e si informano attraverso numerose fonti, sia di 'contro-informazione' che mediante i 'canali ufficiali', ma nessuno ha sentito ventilare questa ipotesi.

Che la volontà dei partiti politici - ed in particolare di quelli più vicini ai poteri forti bancari - sia quella di giungere, progressivamente, all'eliminazione del denaro contante, è cosa risaputa: in questa direzione si è mosso il governo Monti, che ha compiuto un passo deciso riducendo la soglia per i pagamenti contanti a 1.000 euro. Vari esponenti del centrosinistra si sono espressi a favore di un ulteriore abbassamento in più di una occasione, mentre nell'orbita del centrodestra ci sono maggiori resistenze, tuttavia Berlusconi, accerchiato dalla magistratura, è tenuto sotto scacco, e difficilmente potrebbe "mettersi di traverso" (così come ha avallato la precedente riduzione della soglia voluta da Monti)

Tuttavia un provvedimento radicale come l'eliminazione del denaro contante non può essere certo varato in "quattro e quattr'otto", senza una necessaria fase di transizione e di preparazione; non si capisce inoltre cosa intenda l'anonimo articolista di Voxnews scrivendo - dopo aver affermato che il pagamento contanti verrebbe proibito - che "il pagamento in contanti sarebbe sconsigliato"; un discorso contraddittorio, anzi incomprensibile. Anche perché i governi non dispensano "consigli" (che gli italiani saprebbero bene cosa farci...) bensì promulga disposizioni di legge.

Secondo l'articolo inoltre il provvedimento sarebbe licenziato "prima dell'estate", evidentemente l'autore - che ha pubblicato il testo ieri 21 Luglio - non ha fatto caso al fatto che la stagione estiva è iniziata da un pezzo. Spesso i governi approfittano della "discrezione" offerta dal periodo estivo per approvare "leggi porcata", favoriti dal fatto che la soglia dell'attenzione dell'opinione pubblica è più bassa, con milioni di italiani alle prese con sdraio e ombrelloni; ma il periodo estivo - e sopratutto Agosto, che è alle porte, con gli uffici pubblici e non che lavorano a regime ridotto - sarebbe ben poco idoneo per un provvedimento di questo tipo.

E' decisamente più facile che il governo approfitti del mese di Agosto per mettere mano alla Costituzione, oppure per imbavagliare il web.

Per quanto riguarda i pagamenti in contanti, possiamo andarcene con tutta probabilità in ferie tranquilli: consapevoli che comunque, è questione di tempo, il denaro contante sarà probabilmente abolito, passando da ulteriori abbassamenti della soglia di pagamento, magari questa volta a 50-100 euro, come Mario Monti avrebbe voluto fare già nel 2012.

Se dovessimo avanzare una previsione, il governo potrebbe scegliere di intervenire in questa direzione in occasione della prossima "crisi mediatica" (qualcosa di simile alla "crisi spread" mediante la quale costrinsero Berlusconi a farsi da parte e imposero Monti) che sarà imbastita per spingere gli italiani a digerire nuove misure lacrime e sangue, forse anche il licenziamento di alcune decine di migliaia di dipendenti pubblici. I conti non tornano, il debito pubblico continua (inevitabilmente) a crescere, il governo è suddito dei banchieri, e di contestare il debito pubblico truffa non ne ha la minima intenzione: loro intendono ripagarlo, pertanto nuove durissime misure di austerity saranno presto inevitabili, anche in vista dell'entrata in vigore del Fiscal Compact, nel 2014. Per maggiori informazioni circa la situazione, leggi l'articolo Euro, Europa, BCE, Fiscal compact. Il funerale dell'Italia spiegato in modo semplice

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